venerdì 25 luglio 2014

Dove si trovano le emozioni?

Ho trovato questa storia su internet, molto bella che può aiutare come spunto per creare una storia divertente con i bambini. Mi è piaciuta l'idea di trovare un posto alle emozioni. Non per forza bisogna raccontare questa storia ma si può coinvolgere, parlare con i bambini per capire dove secondo sono "posizionate" le emozioni, come fare a trovarle o a mandarle via. 
E via con la fantasia!
- Allora, ascolta bene, perché questa è la storia di un bambino di nome Giacomino. Devi sapere che Giacomino aveva un sacco di cose nel suo corpo, oltre a quelle che hanno tutti quanti. Ad esempio Giacomino in un angolino piccino piccino, aveva la felicità. Dove pensi che si trovasse la felicità di Giacomino?
- Secondo me si trovava vicino al cuore.
- Proprio li. In un punto vicino al cuore era la sua felicità. Normalmente la felicità se ne stava tranquilla piccina piccina, ma a volte succedeva che la felicità decideva di uscire dal suo angolino, e allora iniziava a crescere, e a crescere, finché diventava così grande che a Giacomino veniva una gran voglia di correre e saltare e gridare. E quando saltava faceva dei salti altissimi
- fino a due metri?
- si, fino a due metri! Però la felicità non era sempre grande, spesso se ne stava li piccina piccina nel suo angolino vicino al cuore. Ma non stava mica da sola. Li vicino a pochi centimetri si trovava anche l’amore. A volte anchel’amore iniziava a crescere, e usciva dal cuore di Giacomino e invadeva tutto il corpo. E quando questo succedeva a Giacomino veniva una gran voglia di abbracciare tutte le persone a cui voleva bene, la sua mamma, il suo papà, il suo fratellino e la sua sorellina ad esempio. Andava da loro e li abbracciava forte forte.
- così forte che li stritolava come un pitone?
- più o meno così. Però normalmente l’amore se ne stava nell’angolino vicino al cuore e vicino alla felicità. Nel corpo di Giacomino però c’erano anche altre cose, ad esempio c’era la la tristezza. La tristezza normalmente se ne stava nel suo angolino….uhmm, dove stava la tristezza secondo te Vikingo?
- secondo me stava nel piede. Anzi nell’alluce!
- Ecco la tristezza normalmente se ne stava nell’alluce. A volte però la tristezza usciva dall’alluce, e diventava grande come tutto il piede, e saliva su per le gambe, e saliva su per il torso, e riempiva tutto il corpo. E quando latristezza diventava così grande Giacomino che faceva?
- aveva voglia di piangere. E non voleva fare più nulla!
- Si. Ma per fortuna non succedeva spesso, e gli bastava pensare a qualcosa di bello che subito la felicità usciva dal suo angolino e ricacciava la tristezza giù nell’alluce.
- E poi? Lo so io! C’era la rabbia!
- E si, Giacomino nel corpo aveva anche la rabbia.
- E la rabbia sta nella pancia!
- Infatti la rabbia di Giacomino stava sempre nella sua pancia, tranne quando iniziava a diventare grande, e allora usciva dalla pancia, e arrivava giù nelle gambe, e saliva su per le spalle e poi su per il collo e su fino alla testa. E quando la rabbia faceva così Giacomino aveva solo voglia di gridare, di rompere, di picchiare.
- e diventava tutto rosso! Anche io divento rosso quando mi arrabbio.
- giusto! Diventava tutto rosso proprio come fai tu quando ti arrabbi. E poi lanciava tutto quello che aveva intorno, perché aveva solo voglia di rompere tutto, anche le astronavi che aveva costruito con le costruzioni.
- e aveva anche voglia di rompere un ramo di un albero e tirarlo lontano, e dare calci e pugni a tutti.
- e non voleva che nessuno si avvicinasse, nemmeno la sua sorellina o il suo fratellino. E se lo facevano gli urlava così forte che loro si spaventavano e iniziavano a piangere. A quel punto però Giacomino si guardava intorno e vedeva i suoi giochi sparsi ovunque, e le sue astronavi rotte, e sua sorella e suo fratello spaventati, e allora piano piano la rabbia iniziava a diventare sempre più piccola, e lasciava prima la testa, e poi i piedi, e così via, fino a ritornare nel pancia. Però man mano che la rabbia tornava piccina nella pancia, la tristezza saliva su dai piedi, e a Giacomino iniziava a dispiacere molto per tutte le cose che aveva rotto, e anche un po’ per il fratellino e la sorellina.
- e allora sente l’amore che diventa più grande e caccia via la tristezza nel suo alluce. Eppoi sente la felicità, perché non fa niente che si sono rotti i giocattoli sono più importanti le persone a cui vuole bene.

giovedì 17 luglio 2014

Filastrocche!!

Questa è una filastrocca sulla paura che ho trovato su internet, l'ho letta ai bambini proponendo poi di crearne una (anche solo sue e tre paroline) dividendoli in gruppi con qualcuno di più grande e qualcuno di più piccino. 
Poi le abbiamo lette tutti insieme, è stato uno spasso, provare per credere!!

Non dovevo aver paura
la mia casa è ben sicura.
Nessun mostro o fantasma
ci viene a far la nanna:
loro abitan lontano
e a quest’ora russan piano,
coricati nei lettini
sognando topolini.
Ogni mamma sta cullando
e il suo bimbo rassicurando:
che sia mostro, alieno o umano
un ragnetto o un marziano.


mercoledì 9 luglio 2014

Un po' di nozioni

Le definizioni di emozioni riportate nella letteratura psicologica sono molte: alcune pongono l'accento sugli aspetti cognitivi, altre su quelli espressivi, motivazionali, sociali o culturali. In generale, però, i modelli più completi prendono in considerazione almeno quattro componenti:
AFFETTIVA: cioè un'esperienza piacevole o spiacevole, che suscita attrazione o ripulsione
COGNITIVA: percezione, valutazione ed eventuale etichettamento linguistico di uno stimolo "emotigeno", cioè che provoca emozioni
FISIOLOGICA: adattamenti fisiologici
COMPORTAMENTALE: modificazione dell'espressione facciale e della postura, predisposizione all'azione.

Più in generale possiamo definire emozione come caratterizzata da un'esperienza di piacere o di dolore, accompagnata da un'elaborazione cognitiva, da un'attivazione fisiologica e da una disposizione comportamentale.

giovedì 3 luglio 2014

Disegniamo le emozioni 2

Dopo aver approfondito l'argomento, aver spiegato nuove cose sulle emozioni, 
è bello riproporre l'attività di disegnarsi per vedere se nel corso degli appuntamenti 
è cambiato qualcosa. 
Quindi consiglio di distribuire dei fogli ai bambini, si trovano volendo su internet anche delle immagini con dei volti già disegnati e lasciarli liberi a rappresentare una emozione. 
Poi mettere a confronto con la emozione disegnata all'inizio del percorso. 
Qualcosa è cambiato? 
I volti sono più dettagliati? 
Perchè hai disegnato questa emozione?
Com'è l'espressione?

Sedersi in cerchio con i fogli in mano, farli raccontare, chiedere le opinioni degli altri bambini per creare un momento prezioso di confronto. 






lunedì 30 giugno 2014

Libro delle emozioni

L'idea del libro delle emozioni sta nel creare un "documento" che i bimbi possano portarsi a casa in cui vengono raccolte tutte le cose (o anche solo le più importanti) 
che sono state fatte durante il dopo scuola.

L'idea l'ho presa da un altro blog:


Questo particolare tipo di libro è ispirato a una storia, e le pagine sono stampabili; ho inserito il link per dare un'idea di come potrebbe essere il risultato finale ma consiglio di non prendere e copiare, ma di personalizzare!

All'inizio di questo doposcuola abbiamo fatto l'attività dello specchio per cui per ogni emozione i bimbi si dovevano disegnare il volto a vicenda, si possono usare questi fogli come inizio e inserirne altri: la descrizione di come si modifica il viso per ogni emozione (bocca, occhi...), scrivere di un'esperienza in cui ho provato quell'emozione ecc ecc

Non voglio scrivere come farlo perchè penso che ogni gruppo di bimbi sia diverso con diversi interessi e necessità, per cui se volete seguire il mio "progetto sulle emozioni" create il libro come pensate sia meglio per voi e i bimbi!

lunedì 23 giugno 2014

Il viso è lo specchio dell'anima!

Sempre per stimolare a capire e "allenare" l'espressività, propongo un altro bellissimo gioco da fare con i bambini: il viso delle emozioni.

E' bello costruirlo perché viene stimolata la manualità: i materiali necessari sono pochi: cartoncino, colori ferma campioni.
Può essere usato in varie maniere, ad esempio si può dire un emozione e vedere come viene rappresentata dai bambini e poi metterla a confronto; oppure si possono rappresentare delle emozioni e chiedere ai bimbi che cosa per loro rappresentano...largo alla fantasia!!



Inserisco il link da dove ho tratto l'ispirazione:

lunedì 16 giugno 2014

Musica ed emozioni

Ogni emozione può essere accostata a una canzone o un tipo di musica, e un tipo di canzone o tipo di musica può ispirare un'emozione..proviamo a lavorare con i nostri bimbi facendogli ascoltare delle canzoni magari al buio, distesi su coperte e cuscini per poi scambiarci i pensieri e le loro considerazioni. Cosa hai provato ascoltando questa canzone? Secondo te che emozione può rappresentare?

Ecco alcune mie proposte:
PAURA:
SORPRESA:
RABBIA:
TRISTEZZA:
DISGUSTO:
GIOIA:

L'importante è farli parlare, fare in modo che riescano ad esprimere le loro idee.

lunedì 9 giugno 2014

Qualcosa di artistico!

Giunti a questo punto, è giunto il momento di creare qualcosa di artistico, e cosa meglio di un orologio delle emozioni? I bimbi possono portarselo a casa e mostrarlo ai genitori, in questo modo condividono i loro pensieri, quello che hanno imparato e possono parlare di come affrontare le emozioni più negative.

Questo orologio allora vuole essere un pretesto per creare una riflessione tra genitori e figli, se il bambino torna a casa e sposta la lancetta da felice a triste il genitore gli chiederà perchè e potrà aiutarlo a trattare il problema.



giovedì 5 giugno 2014

Il termometro delle emozioni

Fino ad adesso abbiamo capito quali sono le emozioni e cosa "vogliono dire".
Ma ogni emozione ha diversi "livelli": posso essere molto o poco arrabbiato, ecc ecc e ad ogni livelli reagisco diversamente.
Ogni bimbo ha reazioni diverse e si comporta differentemente, per esempio con la rabbia, c'è chi alza le mani, chi urla, chi piange, chi si mette in un angolino e tace.

Ho pensato di ideare un termometro da appendere in classe così da aver un supporto visivo in cui i bimbi si possono confrontare. Alla fine del doposcuola, cerco di ritagliare sempre un momento in cui i  bimbi possono raccontare di una loro emozione provata in quel giorno o nei giorni appena passati e come questa è cambiata nel corso del tempo.

Es: "Mattia mi ha preso le figurine e me le ha nascoste ed ero arrabbiatissimo così (indicando la parte "moltissimo" del termometro) ma poi me le ha restituite, mi ha chiesto scusa ed ero arrabbiato tanto così (indicando la parte bassa del termometro)"

Attraverso questi racconti i bimbi riescono a gestire meglio le emozioni, fermandosi e ragionando sui loro comportamenti e le loro conseguenze.


martedì 3 giugno 2014

Guardiamo un film!

Ebbene si, durante ogni dopo scuola, prima o poi si guarderà un film, per fare contenti i bambini e magari fuori piove, non si sa che fare...ma per noi non è così! 
Guardiamo un film per parlare delle emozioni!

In questo caso consiglio "Le follie dell'imperatore" un film di animazione che oltre a mostrare tutte le emozioni, trasmette anche messaggi profondi, come la fiducia, l'importanza dell'essere gentili e disponibili con il prossimo; e fa ridere!!

Si può fare un introduzione prima del film spiegando che non sarà una visione solo di piacere ma di "studio" i bimbi dovranno cogliere e poi descrivere i momenti del film in cui vengono provate le emozioni che abbiamo definito "base" e come reagiscono i personaggi e se secondo loro hanno reagito bene o male e cosa avrebbero potuto fare. 
Ci sono tutte, qui inserirò qualche immagine come esempio.

Buona visione, buon ragionamento, buon lavoro!

DISGUSTO
 FELICITA'
 PAURA
 RABBIA
SORPRESA 
 TRISTEZZA



Il trailer, per farvi un'idea:

lunedì 26 maggio 2014

Disegnamo le emozioni!

Il disegno è un mezzo privilegiato utilizzato dai bambini per esprimere emozioni, aspettative, desideri e conflitti; la possibilità di utilizzare le immagini visive facilita l’espressione di sé stessi, in quanto, essendo un mezzo indiretto e metaforico, offre sicurezza: il disegno è lontano dalla persona e viene visto da una posizione distaccata, quindi le emozioni non vengono sentite come “pericolose” e soffocanti per coloro che cercano di esprimerle.
Vogliamo allora coinvolgere i bambini nel disegnare le emozioni in modo tale da renderli consapevoli del fatto che ognuna è diversa dall'altra, partendo dalle espressioni.

Il laboratorio consiste nel dividere i bimbi a coppie e dare uno specchio ad ogni coppia, a turno dovranno disegnarsi mentre esprimono tristezza, felicità, sorpresa ecc... e infine mettere a confronto i disegni per vedere le differenze e soprattutto le cose in comune.

Questo è un ottimo modo per iniziare a ragionare sulle espressioni e aiutare nel miglioramento della capacità dei bimbi di riconoscere, definire e comprendere le proprie emozioni.



  


lunedì 19 maggio 2014

Abbiamo capito quali sono le emozioni?

Il dopo scuola in cui ho sviluppato il tema delle emozioni veniva fatto una volta alla settimana, per cui tra compiti e resto non sempre i bimbi si ricordavano cosa avevamo fatto la volta prima.
Così, per vedere se si ricordavano quali erano le emozioni ho creato un memory con le emozioni primarie di cui avevamo parlato la volta prima.
Quando qualcuno trovava una coppia di immagini, doveva riconoscere l'emozione e raccontare di un'esperienza in cui l'aveva "vissuta". (es: ero triste quando il mio cane era scappato; ero arrabbiato quando Luca non ha voluto giocare con me ...)

I bimbi così si divertono perchè giocano e iniziano a definire le loro esperienze passate non solo come brutte o belle, ma dandogli il nome delle emozioni!


lunedì 12 maggio 2014

Ma allora quali sono le emozioni?

Paul Ekman, grazie ai suoi studi, oltre a dimostrare che le emozioni non sono determinate dalla cultura di un posto o dalle tradizioni ma sono universali ed uguali per tutto il mondo; ha determinato le emozioni primarie o di base. 
Queste sono: RABBIA, DISGUSTO, TRISTEZZA, GIOIA, PAURA e SORPRESA.

Volevo fare in modo che fossero i bimbi a definirle (ovvero a dirmi quali sono e come si chiamano) così ho raccolto varie immagini da giornali riviste e anche internet (trovarne più di una per emozione è stata dura!)

I bimbi sono stati divisi in gruppi (il gioco è sempre più accattivante) ho dato le immagini e loro dovevano attaccarle su un cartellone dividendole e dandogli un nome.

Non vi dico che divertimento quando un bimbo ha definito la paura come brivida! :)

Poi abbiamo confrontato i cartelloni e abbiamo tirato le conclusioni: abbiamo definito e dato un nome alle emozioni.





martedì 6 maggio 2014

Iniziamo il nostro percorso con le emozioni!

Quando ho pensato a come introdurre l'argomento ai bambini di prima elementare sono andata un po' in crisi, non volevo arrivare e iniziare dicendo: bene bambini oggi parleremo delle emozioni....volevo trovare un modo accattivante per cominciare questa scoperta, così una mia collega mi ha passato questa storia, l'ho letta chiedendo ai bimbi che la mimassero mentre la leggevo,come se loro fossero il protagonista:


IL SEMINO CHICCOLINO
Un semino di nome CHICCOLINO, cammina cammina, inciampa e
cade in una cacca di cane.
"che puzza, che SCHIFO! Bleah! Bleah!" comincia a dire e
quando si accorge di essere tutto sporco di quella cacca
puzzolente prima si ARRABBIA e mette su il broncio e poi
s'INTRISTISCE e piange.
Non sapeva più che cosa fare. Allora comincia a riflettere,
si rilassa e si ricorda che nel suo cuoricino c'è nascosta la
SCATOLA DEI TESORI. Da quello scrigno meraviglioso tira fuori
una polvere d'oro e subito si sente CORAGGIOSO. E mentre sta
tutto immerso in quella cacca li ..... mah ..... che succede?
MERAVIGLIA! Dai piedini spuntano dei fili lunghi lunghi: sono
le sue radici!
CHICCOLINO pero' vorrebbe vedere la luce del sole: cerca di
uscire ma, spingi, spingi, e spingi, niente! Non ci riesce
proprio: sente un peso sopra la testina e pensa "forse ...
non uscirò più da qui!".
Allora comincia ad avere un po' di PAURA.
"Qui ci vuole ancora un po' di quella polverina d'oro che mi
da CORAGGIO e credo proprio che ci vorrà anche un po' di
quell'altra polverina rossa. Sono certo che mi aiuterà", dice
fra se' CHICCOLINO. Subito la estrae dal suo cuoricino e
..... che FORZA ragazzi!
Da quella testina spuntano le prime foglioline verdissime,
sempre più lunghe.
Che bello! Il Sole, il vento, la pioggia, il profumo dei
fiori .... CHICCOLINO può finalmente vedere tutto questo e
pensa: "che FELICITA', quanti amici, quante piantine attorno
a me!" E rivolgendosi a loro dice: "Vogliamo dondolare?" E

tutti insieme si uniscono in girotondo. 

Poi, una volta letta, iniziai un ragionamento: perchè avete cambiato l'espressione del viso mentre la leggevo? Cos'è la felicità? La paura?...ma sono le emozioni!! E dove sono le emozioni?..dentro di noi! E quante sono?...tante! Quali conoscete?

Questa è stata la mia idea, che dite?

venerdì 2 maggio 2014

Inizio

Ciao!
 Mi chiamo Sara ho 24 anni, gestisco dei laboratori per un doposcuola per bambini delle elementari.
Il tema di questo doposcuola sono le emozioni, volevo condividere con chiunque leggerà le mie idee, in modo tale da conoscere cosa ne pensate e magari poter migliorare il mio lavoro! 
Sono ansiosa di conoscere le vostre opinioni!
Buona lettura!!